Inaugurato Striatus, il ponte unico nel suo genere realizzato in calcestruzzo stampato in 3D

  • Progettato dal Block Research Group dell’ETH Zürich e da Zaha Hadid Architects Computation and Design Group (ZHACODE), in collaborazione con incremental3D e realizzato grazie al contributo di Holcim.
  • Striatus stabilisce un nuovo linguaggio digitale, ecologicamente avanzato e circolare per il calcestruzzo
  • Esposto alla mostra “Time Space Existence”, ospitata dall'European Cultural Centre (ECC) durante la Biennale di Architettura di Venezia 2021
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Foto @chiarabecattini

 

Inaugurato ieri a Venezia Striatus, un ponte unico nel suo genere, realizzato con calcestruzzo stampato in 3D progettato da Block Research Group e Zaha Hadid Architects, in collaborazione con incremental3D e reso possibile da Holcim. Striatus afferma un nuovo linguaggio digitale, ecologicamente avanzato e circolare per il calcestruzzo. La passerella è tenuta insieme attraverso la compressione senza l’utilizzo di rinforzi, grazie all’applicazione della progettazione computazionale e alla stampa 3D, che ha permesso un uso minimo di materiale e contemporaneamente di garantire la massima resistenza.

Philippe Block, co-direttore del Block Research Group all'ETH di Zurigo spiega: "Il nome “Striatus” riflette la logica strutturale e il processo di fabbricazione del ponte. Nelle strutture ad arco e a volta, il materiale è posizionato in modo tale che le forze in gioco possano lavorare insieme sugli  appoggi solo a compressione. Gli sforzi si creano attraverso la geometria, utilizzando solo una frazione dei materiali utilizzati nelle tradizionali travi in calcestruzzo. Questo, inoltre, apre un un;ampia gamma di opportunità per costruire con minori resistenze in un modo più ecologico” 

Shajay Bhooshan, Head of CODE, gruppo di ricerca Computation and Design di Zaha Hadid Architects continua: “Striatus poggia le sue radici sulle spalle dei giganti: fa rivivere tecniche ancestrali del passato, trasportando la logica strutturale del 1600 nel futuro attraverso le tecniche di computazione digitale, ingegneria e robotica nelle tecnologie di produzione. La sua qualità tattile, estetica e la forza riflettono la visione dell nostro partner principale Patrik Schumacher secondo cui la bellezza è una promessa di prestazioni".

Johannes Megens, co-fondatore incremental3D prosegue: “Striatus rappresenta la perfetta sinergia tra architettura e ingegneria che si unisce alla tecnologia di stampa e all'innovazione dei materiali. La bellezza del calcestruzzo stampato in 3D è collegata alla delicata stratificazione e alla precisione che si può applicare per ottenere una geometria perfetta.Il nostro lavoro di squadra rende il ponte Striatus ancora più grande della somma di tutti i suoi blocchi”.

Jan Jenisch, CEO di Holcim afferma: “Striatus è stato progettato da alcuni dei migliori architetti e dalle migliori menti creative ciascuna per il suo ambito. Dimostra le infinite possibilità del calcestruzzo stampato in 3D per realizzare strutture sempre più sostenibili, veloci ed efficaci, senza nessun tipo di compromesso sugli aspetti estetici e funzionali.Il suo design digitale e circolare fa il miglior uso possibile del calcestruzzo, attraverso un quantitativo minimo di materiale e la realizzazione di blocchi che possono essere ripetutamente riassemblati e riutilizzati all’infinito”.

Lucio Greco, Country Manager di Holcim Italia dichiara “Siamo orgogliosi di far parte di un gruppo così all’avanguardia nell’ambito dell’edilizia sostenibile orientata al progresso e in grado di fornire soluzioni ecologiche ed innovative per costruire un presente ed un futuro che migliorino la qualità della vita di tutti. E allo stesso modo siamo orgogliosi di veder realizzato Striatus nella favolosa cornice italiana della Biennale di Venezia". 

Per la realizzazione del progetto a Venezia Holcim Italia ha contribuito fortemente attraverso la gestione della logistica dei materiali come parte integrante di ogni attività di costruzione.

Foto @chiarabecattini

Striatus è una struttura complessa resa possibile da un inchiostro specifico, progettato su misura e appartenente alla gamma TectorPrint di Holcim, sviluppata dal suo team di ricerca dedicato alla stampa in 3D del calcestruzzo. Stabilisce un punto basilare per costruire il futuro utilizzando tecnologie avanzate che vanno dalla progettazione computazionale alla stampa di calcestruzzo in 3D. La prossima generazione di inchiostri potrà includere le soluzioni ecologiche per il settore delle costruzioni di Holcim, dal suo calcestruzzo verde ECOPact al suo cemento ecologico ECOPlanet, fino agli scarti da costruzione e demolizione.
Oggi, Holcim sta lavorando su una gamma di applicazioni per la stampa di calcestruzzo in 3D, da infrastrutture complesse ad alloggi a prezzi accessibili. In Malawi, Holcim ha lanciato la prima scuola al mondo stampata in calcestruzzo 3D, impiegando solo 18 ore per costruire le pareti e utilizzando il 70 di materiali in meno rispetto alle tecniche costruttive tradizionali. Holcim sta anche collaborando con GE Renewable Energy e COBOD per stampare in 3D, direttamente in loco, torri di turbine eoliche più alte, così da raddoppiando la loro altezza per sfruttare i venti più forti e catturare il 33 in più di elettricità rinnovabile a costo più basso.
Il ponte è ora accessibile al pubblico presso i Giardini Marinaressa durante la Biennale di Architettura di Venezia fino a novembre 2021.