Come l’innovazione di processo produce sviluppo sostenibile a sostegno dell’economia circolare.

Holcim ha raccontato la sua esperienza di economia circolare all’evento dedicato a questo importante tema nell’ambito degli Open Lab organizzati da Confindustria Como nella cornice del Progetto Smart. Sostenibilità e responsabilità parole chiave.

 

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Luca Danuvola, Plant Manager di Holcim (Italia)ha raccontato l' esperienza nell'ambito dell'economia circolare all'evento organizzato da Confindustria Como.

La cornice è l’evento dal titolo “L’economia circolare: un’opportunità di crescita per la competitività delle imprese. Dalla teoria alla pratica” organizzato nell’ambito del progetto Smart (Strategie sostenibili e Modelli di Aziende Responsabili nel Territorio) che intende mettere a sistema le best practice che esistono sul territorio transfrontaliero e offrire strumenti operativi,  esperienze e competenze, valorizzando l’impegno e i benefici che la responsabilità sociale comporta per le imprese e per la comunità.

L’incontro, che si è svolto il 16 Maggio presso Confindustria Como ha voluto illustrare  le potenzialità dell’economia circolare come percorso virtuoso per le imprese che operano sul territorio e come scelta strategica per valorizzare il loro “saper fare” .

Holcim (Italia)  ha raccontato come concretizza il suo “saper fare” :la produzione del cemento contribuisce a chiudere il ciclo dell’economia circolare ed attraverso il co-processing diventa più sostenibile. Elementi chiave: recupero di materia e risparmio di CO2.

L’economia circolare si basa sul concetto che ogni prodotto o servizio, in qualsiasi fase della sua vita, sia una risorsa che crea valore e propone un cambiamento sistemico, che interessa tutti i settori e tutte le fasi produttive: la progettazione del prodotto, i modelli di business, i flussi di risorse, la creazione di valore, fino ad una nuova cultura del consumo per i cittadini. Attraverso un approccio circolare l’intero tessuto economico-sociale ne guadagna in termini di competitività, innovazione, risparmio di risorse e occupazione.

A sostenere questo approccio sono intervenuti al convegno diversi esperti e professori universitari quali il prof Gerundini dell'Università di Ginevra e Davide dellla Valentina e Fabio Iraldo di Università Bocconi insieme a diverse aziende  locali. Luca Danuvola, Plant Manager di Holcim (Italia), ha raccontato come un cementificio riduce l’utilizzo di materie prime naturali e combustibili fossili attraverso l’attenta selezione di AFR (Alternative Fuels e Raw Materials). "Questo processo viene definito co-processing e consente il recupero di materia ed energia dai rifiuti. La tecnologia del co-processing consente infatti di recuperare materia ed energia dai rifiuti attraverso il processo produttivo del cemento, ottenendo anche l'obiettivo della totale assenza di scarti. Il partner di cui si avvale Holcim (Italia) per applicare i principi di circolarità e aumentare la sostenibilità del processo è Geocycle (Italia) appartenente al 100 appartenente al gruppo.Oltre ad un risparmio di materia prima e ad una forte riduzione di CO2 nel processo produttivo del cemento la tecnologia del co-processing risulta una soluzione di prossimità e consente di valorizzare la porzione non riciclabile dei rifiuti garantendo la totale produzione di scarti  quindi la totale chiusura del ciclo dei materiali alla fine del processo”ha dichiarato Luca Danuvola durante il suo intervento al convegno.