Biodiversità
Holcim (Italia) Spa, nella sua filosofia operativa ha da tempo sposato e condiviso strategie volte a valorizzare le risorse non rinnovabili, così come promosso comportamenti orientati a sostenere azioni rispettose degli equilibri ambientali esistenti, sino a predisporre un protocollo operativo all’insegna della tutela, miglioramento e potenziamento della biodiversità dei siti estrattivi.
Recuperi ambientali
Il recupero ambientale avviene secondo le più moderne tecnologie e quindi prevede l’avanzamento contestuale alla coltivazione delle opere di rinaturalizzazione al fine di minimizzare l’esposizione delle nuove superfici risultanti dalla fase di scavo, il rimodellamento morfologico naturaliforme con scarpate a pendenze contenute e interventi di rinverdimento mediante idrosemina e piantumazione di specie autoctone. Alcune delle ex cave di Holcim sono delle vere e proprie oasi e godono dello stato di aree naturali protette.
I piani di gestione della Biodiversità
La direttiva del Gruppo HOLCIM prevede l’implementazione di un piano di gestione della biodiversità – BAP Biodiversity Action Plan - in tutti i siti produttivi sensibili, al fine di assecondare orientamenti ed indirizzi di corretta gestione dei siti stessi, secondo logiche orientate al rispetto ed alla tutela degli elementi della naturalità e della biodiversità dei luoghi.
L’obiettivo generale di un BAP è quello di consentire la gestione del sito per mantenere o rafforzare i valori della biodiversità durante le fasi operative e post-chiusura del progetto, con due grandi sotto-obiettivi:
- mantenere la diversità delle specie, degli habitat e degli ecosistemi e l'integrità delle funzioni ecologiche;
- cogliere le opportunità per potenziare la biodiversità come un contributo per la bonifica delle significative perdite di biodiversità globale, regionale e locale causate dall’espansione delle attività economiche e umane in generale e dalle attività operative da parte della società in particolare.
Oggi molte ex cave di estrazione di Holcim godono addirittura dello stato di area naturale protetta.
In particolare per i siti estrattivi di Faraona e Santa Marta nei Comuni di Travedona Monate e Ternate, sono previste azioni volte a migliorare la conoscenza in ambito ecologico ed ambientale attraverso l’attuazione di azioni orientate a riconoscere lo status della biodiversità dell’area in cui ricade il comparto estrattivo, anche attraverso l’attivazione di un piano di biomonitoraggio ambientale.
Sulla base del quadro conoscitivo completato sono state successivamente definite le azioni da intraprendere per raggiungere gli obiettivi prefissati di tutela e valorizzazione della biodiversità del sito.