Terminata la Milano Design week: Holcim e Geocycle si sono raccontate al Fuorisalone

Si è conclusa la Milano design week e l’edizione di quest’anno ha rivisto l’entusiasmo e la partecipazione che da sempre caratterizza la città di Milano. Holcim Italia, insieme a Geocycle Italia per la prima volta si sono raccontate in questa cornice per certi versi innovativa per un settore come quello delle costruzioni.

"Siamo molto contenti di aver partecipato alla Milano Design Week e di aver avuto la possibilità di parlare della sostenibilità dei nostri materiali e processi produttivi, valore che noi riteniamo fondamentale per il nostro futuro. Ringraziamo tantissimo tutti coloro che sono passati a trovarci per l’interesse dimostrato nei nostri confronti" dichiara Lucio Greco, AD di Holcim Italia.

"Ringraziamo in particolare 9010® Belfiore, azienda veneta che realizza a mano opere di illuminazione di design in BETALY® composto con il nostro prodotto Ductal®, per averci dato la possibilità di esporre le loro lampade, chiaro esempio di come il nostro prodotto permetta oltre che di garantire sostenibilità ed elevate prestazioni, di realizzare opere di design." conclude Lucio Greco. 
Ringraziamo anche i designer che hanno progettato le loro lampade per essere passati a trovarci e per l’ interessante scambio di informazioni. A tal proposito riportiamo una breve intervista al designer Paolo D’Arrigo in merito a COBRA.

Le talks di Materially: Resourceful waste e Carbon revolution

Durante la settimana si sono tenuti diversi eventi a cui Holcim e Geocycle hanno contribuito sempre all'interno di Urban Matter(s) durante due occasioni di confronto organizzate da Materially, su temi che ci riguardano da vicino e sui quali stiamo investendo come azienda da diversi anni. 


Lunedì 6 Giugno Marco Turri, General Manager di Geocycle Italia, è intervenuto in una conferenza dal titolo Resourceful Waste: Limitare gli scarti e convertirli in progetti. In questa occasione, Marco ha avuto occasione di spiegare come Geocycle riesce a trasformare gli scarti in risorse che vengono impiegate all'interno del processo produttivo del cemento contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 e ad attivare processi di economia circolare. "Vent’anni fa con Geocycle, che è l’azienda del gruppo che si occupa dell’economia circolare attraverso l’individuazione di tutti quei materiali che possono essere recuperati all’interno del processo produttivo del cemento, abbiamo iniziato ad individuare i rifiuti con energia intrinseca in grado di sostituire i combustibili fossili e abbiamo cercato materie che ci consentissero di ridurre il ricorso alle risorse naturali nel nostro processo produttivo. Un esempio di vera economia circolare di cui andiamo molto orgogliosi in quanto in questo momento siamo gli unici a farlo in Italia è l'utilizzo che facciamo degli scarti da costruzione e demolizione nel processo produttivo del cemento, con la chiusura del ciclo di vita del prodotto.” spiega Marco Turri.


Riccardo Bianchi invece, Plant Manager di Holcim Italia ha partecipato mercoledì 8 giugno, ad una talk che trattava il tema della Carbon Revolution: ridurre le emissioni e reinventare i processi. Riccardo ha dettagliato il contributo di Holcim alla decarbonizzazione, spiegando come attraverso il co-processing e l’utilizzo di combustibili alternativi stiamo riducendo le nostre emissioni di CO2 grazie anche ad un importante utilizzo di biomasse. “Interessante la nostra partecipazione. Abbiamo avuto la possibilità di condividere la nostra esperienza come Holcim Italia, in merito alle tematiche della riduzione delle emissioni e riutilizzo di materie alternative in sostituzione delle materie prime naturali “dichiara Riccardo Bianchi. “Nella nostra strategia di riduzione di emissioni derivanti dalla produzione del clinker abbiamo intrapreso una strada che ci ha portato ad effettuare delle modifiche tecniche per ottenere la riduzione di CO2.In pratica sull’aspetto di recupero di energia stiamo sostituendo il combustibile tradizionale con combustibili alternativi, raggiungendo ad oggi un tasso di sostituzione di combustibili tradizionali che si attesta attorno all’ 80%. Dall’altra parte abbiamo anche individuato materie prime alternative in sostituzione di materie prime naturali”


Queste si sono rivelate delle importanti occasioni per confrontarsi con professionisti e altre realtà che si impegnano per fronteggiare le nostre stesse sfide. E’ possibile rivedere gli interventi ai seguenti link.

Il calcestruzzo per rendere le città più sostenibili

Accanto alle talks organizzate da Materially martedì 7 Giugno abbiamo avuto l’occasione di ospitare all’interno della mostra l’Ing. Santamaria, AD di Holcim Aggregati Calcestruzzi, l’ Ing. Mauro Eugenio Giuliani, socio fondatore di Redesco Progetti e l’Architetto Lorena Botta, direttore tecnico di cantiere presso CMB (Società Cooperativa Muratori e Braccianti di Carpi) per un confronto su come rendere le città più sostenibili con soluzioni innovative. Nel dettaglio sullo sviluppo di Milano come occasione di sperimentazione visiva e tecnologica in termini di riqualificazione urbana, efficienza e sostenibilità dei materiali, ricerca e innovazione e prestazioni ambientali.

Dal confronto è emersa l’essenzialità del calcestruzzo come materiale semplice ma oggi estremamente innovativo in termini di know how e di caratteristiche, in grado di rispondere all’esigenza di costruire città più vivibili e sostenibili in tutte le dimensioni della sostenibilità: sociale, ambientale ed economica. Milano, con le sue riqualificazioni urbane è uno degli esempi emblematici di questo sviluppo sostenibile delle città. Si pensi alle torri di CityLife, Hadid e Libeskind, progettate strutturalmente dall’ Ing. Giuliani e costruite con calcestruzzo Holcim da CMB.

Si è parlato dell’essenzialità del calcestruzzo nel mondo delle costruzioni, e della sua capacità di rispondere alle esigenze progettuali e di innovarsi rispondendo a sfide sempre più complesse quali quelle richieste per gli edifici alti. Edifici alti che consentono di ridurre consumo di suolo proprio nell’ottica dello sviluppo sostenibile. "La sostenibilità è costruire bene" afferma l’Ing. Giuliani: "Costruire bene vuol dire ridurre al minimo lo spreco di energie e  la sostenibilità oggi nel nostro settore si misura prevalentemente in termini di emissioni di CO2. Tutto il settore si sta muovendo in questo senso, ad esempio con la fornitura delle certificazioni EPD, la sostenibilità oggi nel nostro settore si misura prevalentemente in termini di emissioni di Co2. Il calcestruzzo ha tutto il tema della CO2 da monitorare e ridurre, ma ha d'altra parte una vita utile molto lunga".

L’Architetto Lorena Botta ha raccontato quanto ha contato nella sua esperienza il lavoro di squadra e di coordinamento tra produttore, impresa e progettista per rispondere alle esigenze della committenza ed ottimizzare la gestione del cantiere. Esempio emblematico il cantiere di sede CAP in cui è stato ottimizzato l’utilizzo dei materiali con un risultato estetico di altissimo livello. Ricordiamoci che l’estetica è anch’esso elemento di sostenibilità delle città, una città bella è più vivibile ed è fonte di ricchezza perché diventa meta turistica e sede di attività culturali e sociali, come è successo con i quartieri riqualificati insieme di Porta Nuova e CityLife.

Come conferma l’Ing. Santamaria: "Il calcestruzzo è bello. Oggigiorno ci sono dei quartieri che sono stati completamente riqualificati col calcestruzzo quali Porta Nuova e City Life che sono mete turistiche, vengono fotografate da ogni dove e si sono trasformate da aree abbandonate a zone di attrazione e di vita sociale. rendono la città bella. Calcestruzzo è sostenibilità ed è anche bello!"