Torre Solaria e Torre Diamante

Tipologia: Terziario
Progettista: KOHN PEDERSEN FOX
Impresa: CMB
Materiale fornito: calcestruzzo a basso calore C 32/40 - calcestruzzo HSC ad alta resistenza C 70 / 85

Il masterplan di Kohn Pedersen Fox Architects per l’area delle ex Varesine prevede uno sviluppo di 82.000 mq di strutture a destinazione d’uso prevalentemente terziario e commerciale su cui si sviluppano le tre torri protagoniste dell’intera planimetria.

Nel primo lotto è prevista la realizzazione di tre edifici; una torre alta 30 piani fuori terra denominata “Diamante” per la sua particolare conformazione e due stecche più basse, Torre Aria e Torre Solaria tutte con destinazione terziaria.

Al piano terreno si sviluppa un'area verde realizzata al di sopra della copertura del centro commerciale posto al primo piano interrato. Tutti gli edifici hanno 4 livelli di interrato dove sono alloggiati, oltre ai parcheggi per le vetture, tutti i locali destinati all'alloggiamento degli impianti meccanici ed elettrici a servizio dell'intero complesso.

Alta 140 metri per 30 piani, con una base misurabile in 30x50 mt è stata ribattezzata Torre Diamante perché la struttura a prisma irregolare e la vetratura conferiscono all'edificio la forma e il colore cangiante del diamante.

Il nucleo in calcestruzzo armato della torre Diamante è costituito da 3 elementi scatolari verticali, collegati tra loro mediante travi di accoppiamento in corrispondenza di ogni impalcato.

Il calcestruzzo con cui sono state realizzate tali travi è di grado uguale a quello dei muri del nucleo in elevazione C45/55 dai livelli interrati fino al livello 10 e C32/40 dai livelli sopra il 10 fino in sommità. Dal punto di vista costruttivo il getto dei tre corpi che realizzano il nucleo dell’edificio è avvenuto in elevazioni per fasi successive. La struttura in calcestruzzo armato passa ad acciaio al piano primo interrato, con colonne in profilati saldati che vengono annegate poi all'interno del calcestruzzo. Le colonne sono quasi tutte bi-piano con altezze notevoli.

I due edifici gemelli hanno dimensioni in pianta 70 x 20 m per 9 piani fuori terra: i primi 8 impalcati sono costituiti da pilastri circolari e solette bidirezionali in calcestruzzo armato, mentre l’ultimo livello è costituito da una struttura in acciaio di copertura che presenta una geometria piuttosto complessa.

L’involucro verticale dell’edificio è completamente trasparente con una lettura di facciata che richiama quella dell’edificio 3. Il calcestruzzo utilizzato per i pilastri circolari dell’edificio (classe di resistenza C70/85 per i primi quattro impalcati) ha consentito la realizzazione di pilastri particolarmente snelli; mentre, per i livelli più alti, si è utilizzata una classe C45/55, visti i minori carichi gravitazionali agenti sui pilastri.

L’elevata differenza classe di resistenza dei pilastri ai livelli bassi (classe C70/85) con la soletta bidirezionale (classe C32/40) ha comportato la necessità di risolvere il dettaglio di interfaccia gettando una porzione di soletta in corrispondenza dell’intersezione con il pilastro di classe C70/85 con lo stesso calcestruzzo.

Il secondo lotto invece è caratterizzato da tre torri residenziali di altezze differenti, disposte anch'esse intorno al proprio podio, ovvero piazza Alato tra cui è da segnalare:

Torre Solaria, il più alto grattacielo residenziale del Paese. Con i suoi 143 metri e 37 piani (34 fuori podio, 3 sotto) si affianca alle altre due torri residenziali Torre Aria e Torre Solea.

Entrambi gli edifici ospitano al proprio interno, oltre agli appartamenti residenziali, palestre private, sole per feste, piscine, spa e un’ampia area commerciale e di svago al piano terra. 

Torre Solaria è formata da tre ali separate che si incontrano in un nucleo centrale da cui la luce naturale si irradia in ogni piano. Questa soluzione ha permesso a ogni alloggio di godere di un’esposizione su tre lati nel pieno rispetto della privacy.

Tutti gli edifici hanno ottenuto la certificazione LEED in quanto ambientalmente sostenibili, sia dal punto di vista energetico che dal punto di vista del consumo di tutte le risorse coinvolte nel processo di realizzazione.