Autostrada BreBeMi

Tipologia: Infrastruttura di trasporto urbano
Progettista: Project financing
Impresa: Brebemi SpA
Materiale fornito: 790.000 m3 di calcestruzzo e CEM pozzolanico IV/A 32,5 R. 

Un'opera pensata per dare un apporto fondamentale al sistema di trasporto lombardo, innovativa anche dal punto di vista finanziario in quanto prima infrastruttura autostradale, di tipo green field, in Europa, realizzata in completo autofinanziamento.

Un cantiere in continuo movimento suddiviso in 3 lotti e particolarmente lungo, che per questi motivi ha richiesto un notevole impegno dal punto di vista logistico e tecnologico. Gestito in parallelo con un’altra grande infrastruttura, la linea AV/AC Treviglio Bergamo ha richiesto ai tecnici di Holcim (Italia) di coprire lunghe distanze per gestire la contemporaneità di diversi getti e di differenti tipologie di prodotto. Una fornitura importante di oltre 600.000 mc di calcestruzzo e di alcune migliaia di tonnellate di cemento pozzolanico.

Inaugurata il 23 luglio 2014, da Maggio 2015 con l’apertura della TEEM, Brebemi è entrata a far parte pienamente del sistema autostradale della Lombardia, in quanto si completano così tutte le connessioni autostradali previste nel quadrante Est di Milano, in un quadro più ampio di ridefinizione viabilistica dell'area.

 

 
Il contributo di Holcim
Holcim ha fornito circa 790.000 mc di calcestruzzo. Un lavoro portato avanti con grande soddisfazione e ottimi risultati, in cui alla fornitura di prodotto si è affiancato un servizio a 360° gradi in termini di progettazione delle ricette, un servizio integrato logistico-tecnologico-produttivo e di supporto pre- e post- vendita.
I tecnici di Holcim (Italia) hanno dovuto coprire lunghe distanze per gestire la contemporaneità di diversi getti e di diverse tipologie di prodotto, attivando il controllo su tutti i singoli getti. A livello produttivo in termini tecnici particolare attenzione è stata data alla formulazione e alla verifica dei mix design in quanto sono stati utilizzati aggregati provenienti direttamente dagli scavi di cantiere. Un elemento di sostenibilità economica e ambientale ma anche di criticità in termini di controlli tecnologici e di stabilità e verifica delle curve granulometriche, in corrispondenza degli utilizzi in relazione alle diverse ricette.
 
4 gli impianti di produzione coinvolti, di cui uno, Fara Olivana, completamente dedicato. In termini di cemento per i consolidamenti, i pali e le iniezioni è stato fornito principalmente pozzolanico, di cui il 90% di CEM IV/A 32,5 R. Il cemento pozzolanico, utilizzato per quanto sopra citato, è risaputo essere un prodotto eco – efficiente perché a minor contenuto di clinker. Tale cemento è inoltre certificato LH, in quanto per la sua composizione chimica e in conformità alle normative di riferimento ottiene un calore di idratazione inferiore ai 270 J/g. Inoltre la presenza di componenti ad attività pozzolanica ed il ridotto tenore di C3A conferiscono al prodotto caratteristiche superiori di stabilità alle aggressioni ambientali ed un’alta resistenza agli attacchi chimici. Questo cemento risulta essere resistente ai solfati secondo la norma UNI EN 197-1 e quindi certificato SR.
 
Tra le tipologie di prodotto comprese nel primo lotto di fornitura più di 100.000 mc erano di calcestruzzo in C32/40, che oltre che alle fondazioni sono stati in minima parte destinati anche alle elevazioni. In tal caso è stato aggiunto un aerante che contrasta l’azione dei cicli di gelo e disgelo e dei sali disgelanti.
A ciò si aggiungono :
  • circa 90.000 mc di calcestruzzo in C 32/40, con classe di consistenza S4, di cui più di 80.000 mc destinati ad elevazioni e muri, pulvini e ritegni sismici. I restanti sono stati formulati con agente espansivo che contrasta la formazione di crepe per le pile a contatto con le acque dei fiumi Oglio, Adda e Serio;
  • circa 60.000 mc di calcestruzzi per magrone (circa 40.000 mc), di prodotti in C 28/35 con classe di consistenza S4 studiati per fondazioni;
  • quasi 40.000 mc in C 45/55 con classe di consistenza S5 per conci prefabbricati e travi di viadotti sull’Adda, Oglio e Serio;
  • circa 5.000 mc di calcestruzzo in C25/30 con classe di consistenza S4 o S5 usato prevalentemente per pali viadotti e pozzetti non stradali.

Per quanto riguarda il secondo lotto di fornitura di altri 300.000 mc circa, sono stati prodotti principalmente calcestruzzo in C32/40 per realizzare i solettoni superiori di chiusura e il C30/35, utilizzato per i solettoni inferiori di fondo. Per coprire le facciate delle pareti, controfodere del sottopasso, a contenimento tra la soletta superiore e inferiore è stato prodotto un calcestruzzo sempre C 32/40 con una consistenza che si avvicina all’autocompattante.